Explicit

Gianni Mimmo & Vinny Golia

CD
Oct 2018

Tracklist

1. Angular/Colliders
2. Elegy Implications
3. Pull the Chutes
4. De Chirico
5. First Chat
6. Birds Chat
7. Second Chat
8. With friends like these
9. Where’s my Champagne?

Credits

Vinny Golia soprillo and sopranino saxophones, Bb and A Basset clarinets, piccolo and alto flutes
Gianni Mimmo soprano saxophone

Music by Vinny Golia and Gianni Mimmo
Recorded at Elfo Studio, Tavernago, Piacenza, Italy on October 22, 2014
Sound engineer Alberto Callegari
Mixing and editing by Fabio Sacconi
Mastering by Maurizio Giannotti at New Mastering Studio, Milano, Italy
Cover art “Mrs. Brusselsmans” by Roeland Zijlstra
Photo by Elda Papa
Graphics by Nicola Guazzaloca
Recording session produced by Max Marchini
Produced by Vinny Golia and Gianni Mimmo for Nine Winds Records and Amirani Records

Percorsi Musicali
Ettore Garzia

Di tali principi è piena la platea di coloro che si sono organizzati per dare risposte intenzionali di questo tipo: etichette discografiche coraggiose come quella dell'Amirani R. condotta dal sassofonista soprano Gianni Mimmo, dimostrano che c'è arte bellissima da scoprire assieme a tanta filosofia del vivere. Mimmo, dopo aver fornito alcune chiavi di accesso più belle della sua carriera nei 42 minuti di Birthday girl, pietra angolare di una perfomance registrata assieme alla pianista Satoko Fujii e al contrabbassista Joe Fonda (il cd è Triad, pubblicato per Long Song R.), è tornato alla sua etichetta con Vinny Golia, incidendo Explicit, un duo atipico che metteva di fronte uno specialista del soprano, con un eclettico-importante suonatore di strumenti a fiato (soprillo, sopranino, clarinetto e bassett clarinetto, piccolo e flauto alto). 

Puntando sull'effervescenza degli interventi, Explicit è simile ad un dipinto astratto che si forma real time per effetto di due pittori che lavorano free sulla stessa tela, l'uno di fianco all'altro: se si escludono gli accenti dialogici delle tre brevi chat (FirstSecond and Birds chat), l'impostazione è quella di andare ognuno per la sua strada, con un orecchio a quanto succede nelle collisioni e sovraesposizioni strumentali delle improvvisazioni, che si presentano con colori "ontologici". Il dipinto di Roeland Zijlstra in copertina, mostra una donna attenta (Mrs. Brusselsmans), seduta ad un tavolo su cui compaiono un annaffiatoio e qualcosa che sembra un idrante, dove alle bocche sono piazzate tre lampadine; il tutto con un sfondo ritagliato da una finestra che allunga la prospettiva e subodora le configurazioni dei tetti e il taglio degli edifici come in un dipinto alla De Chirico. Zijlstra è un'artista specializzato in ritratti, probabilmente colpito dalle posizioni umane (ora ambigue ora espressive di un atteggiamento), ritratti che vengono lavorati con addensamenti di colori e con una spontaneità che stilisticamente fa pensare alla fumettistica. Se mettete assieme quanto detto avrete accesso alle finalità della musica di Mimmo e Golia: quella donna mette in moto un ragionamento complesso dell'improvvisazione, che fonde la scoperta, l'ottenimento di una chiave di volta per le azioni dei musicisti, intenti a creare vortici e tessiture, con sfumature che lasciano tinte di umorismo e di spettralismo sonoro.

All About Jazz
Neri Pollastri

Ormai una dozzina d'anni orsono intervistammo l'allora quasi sconosciuto sopranista pavese Gianni Mimmo, che aveva appena inaugurato l'etichetta discografica Amirani Records (clicca qui per leggere l'intervista); Mimmo dichiarava di essere sempre stato attratto in primo luogo dal suono e di essersi dedicato esclusivamente al sax soprano proprio perché, a causa della sua "imperfezione," è uno strumento che richiede grande attenzione al suono e, di conseguenza, apre possibilità sonore superiori ai suoi "fratelli." I frutti di questo interesse e l'attenzione a esso riservata si possono apprezzare in tutte le registrazioni di Mimmo, che anche ultimamente sono state numerose e preziose: da ricordare, tra le altre, quelle dei trii con Satoko Fujii e Joe Fonda, Triad e con i nostri Silvia Corda e Adriano Orrù, Clairvoyance. E a maggior ragione si possono apprezzare in questa sua ultima uscita, che documenta lo splendido incontro con il multistrumentista statunitense Vinny Golia, grande sperimentatore e collaboratore tra gli altri di Anthony Braxton e Tim Berne, realizzato in studio a Piacenza nell'ottobre del 2014 ma che conserva l'immediatezza di un live.  Il disco raccoglie cinquantacinque minuti di musica divisi in nove tracce, che rappresentano altrettanti modi di dialogare intrecciando in modo estemporaneo ma coerentissimo i timbri dei rispettivi strumenti e le linee della composizione istantanea. Sempre rigorosamente guidati dal suono, vero dominatore della scena, grazie anche al mutevole ma sempre significativo contrasto timbrico degli strumenti in scena. Se infatti Mimmo impiega per tutto il tempo il solo soprano, Golia alterna di volta in volta numerosi strumenti, anche piuttosto insoliti come il clarinetto bassetto o il sax soprillo, cambiando ripetutamente la tavolozza dei suoni e con ciò valorizzando le diverse forme d'interazione con il compagno.  Mimmo, dal canto suo, sfoggia il proprio magistero nell'uso di armonici e sovracuti, senza mai eccedere e impiegandolo sempre all'interno della costruzione di un suono di coppia. Rilavanti anche i salti d'ottava, gli ostinati, i trilli ipnoticamente mantenuti, e le mille invenzioni che i due riescono a trar fuori dai rispettivi cappelli per "scolpire" un'opera sonora davvero avvincente ed encomiabile. La quale—va sottolineato—pur necessitando, come ogni lavoro interamente improvvisato, di un'attenzione alta e di un ascolto "attivo," non è per niente criptica: anche nei momenti più magmatici, così come in quelli segnati da suoni "alieni" e frutto di sapienza tecnica—per esempio il dialogo tra gli ostinati e i sovracuti di ”Pull The Chutes”—, non si perde mai di vista un percorso drammaturgico tutto sommato lineare, che si fa più evidente in brani leggermente meno estremi—per esempio in ”De Chirico” o nelle tre ”Chat”—ma che coinvolge sempre l'ascoltatore, accompagnandolo nell'esplorazione di un universo sonoro singolare e avvincente.  Lavoro di valore assoluto—nel quale svettano, a parere di chi scrive, l'iniziale ”Angular/Collider”, dalla magnifica conclusione, e la lunga ”With Friend Like This”—Explicit è esempio palmare della bellezza cui può giungere un'arte ardita qual è la creazione musicale estemporanea. 

Jazzword
Ken Waxman

American reed polymath Vinny Golia, who plays every reed instrument extant, limits himself to soprillo and sopranino saxophones, Bb and A Basset clarinets, piccolo and alto flutes on Explicit, while Italian Gianni Mimmo concentrates on soprano saxophone. Both veterans of ensembles of every size, cooperation between the two is quickly evident. Higher and lower pitched contrapuntal or reciprocal flutters are quickly on display and by “Elegy Implications”, the second track, which is anything but somber, they’ve worked out a responsive strategy as Golia puffs out a chromatic clarinet line which Mimmo then decorates with peeps and trills. However when Golia introduces textures from other instruments that mesh with Mimmo’s extended techniques the effect is that of a larger reed ensemble shrilling high pitches to the end.

This sort of affiliation continues throughout the disc, which some tracks such as “Pull the Chutes”, warmer, although concerned with reedy polyphony and ending with harsh spetrofluctuation; or more speedy and frenetic ones like “With Friends like These” where the spikier tones are advanced by both players, often at dog-whistle pitches and filled with stark reed bites and false register dips, although climaxing with linear movement. The most severe standoff occurs on the concluding “Where’s my Champagne” as sopranino split tones with a near human cry meet soprano hisses that widen into mouth percussion before the dissected piece is reconnected. “De Chirico” however is the longest and most realized duet. After one mid range vibration follows its linear path, it’s soon joined by a second line whose hissing and shrilling establishes its individuality. While the elaboration includes harsh peeps and pitch slides, the finale compounds the double contrapuntal tones into one affiliated lower pitch.

Sands Zine
Mario Biserbi

Nato nel Bronx ma attualmente vivente in California, Vinny Golia è una colonna portante della musica contemporanea americana. Non può essere considerato un jazzista dal momento che i suoi interessi travalicano la tradizione della musica afro-americana per abbracciare sia la Musica Contemporanea sia le varie Musiche Etniche (un musicista accostabile, quindi, al Rova Saxophone Quartet). Golia sembrerebbe rappresentare il contraltare perfetto per un Gianni Mimmo che pare interessato a seguire percorsi simili. E lo è.
Mimmo, dal canto suo, affronta la prova con modestia e autorevolezza. La modestia di chi è ben consapevole di trovarsi davanti a un’istituzione e l’autorevolezza di chi è sicuro dei propri mezzi. La situazione, e il nome di uno dei due protagonisti, fanno pensare alla leggenda di Davide e Golia. Ma fra i due non c’è lotta, e mi sembra neppure dialogo, ma un procedere di concerto con l’uno che vicendevolmente sottolinea i percorsi dell’altro.
Se alla fine il mondo di Golia può apparire più variopinto, è solo perché utilizza un range di sei strumenti laddove Mimmo si limita al solo sax soprano.
Lasciato libero Golia di tornare in America, “Explicit” è stato registrato a Tevernago di Piacenza, Mimmo sbarca in Sardegna per incontrare i talentuosi Silvia Corda (piano) e Adriano Orrù (contrabbasso). C’est la crème del jazz italiano. Così vien da dire. Mimmo torna qui a vestire il suo abito più jazzistico, quello che a suo tempo era stato di Steve Lacy e Thelonious Monk per intendersi, chiaramente aggiornato all’evoluzione che la musica jazz ha avuto nel frattempo (soprattutto per ciò che riguarda il rapporto fra melodia e dissonanza, fra composizione e decostruzione e la forzatura degli strumenti). Un passo indietro? Tutt’altro, bensì un modo disinvolto e comunque creativo di rivedere e affrontare le proprie radici (immarcescibili, direi). Gli estimatori del sassofonista milanese potranno anche allungare lo sguardo sui due ottimi strumentisti che, seppur nuovi in questo spazio, hanno già all’attivo numerosi dischi in proprio o in collaborazione con altri musicisti (date un’occhiata, a tal proposito, ai loro siti web o al catalogo di Setola di Maiale).

Kathodik
A. G. Bertinetto

L’incontro non è una novità, ma Gianni Mimmo (sax soprano) e Vinny Golia (sax sopranino, soprillo, clarinetti flauti) si cimentano in un nuovo incontro tra l’improvvisazione di matrice americana e quella di tradizione europea: un intreccio di assoli e di intese reciproche. L’intensità dell’interazione è vibrante, spesso frenetica, nervosa, spigolosa, a volte aspra e ruvida, a volte più morbida e fluida. Ogni tanto evocativa e sospesa. Ogni tanto aggressiva e violenta. Fedele al titolo dell’album, non si lascia comunque nulla di sottointeso o di non detto: generando rivoli, torrenti, cascate di note e suoni, lavorando gli strumenti anche in modi non scontati, scegliendo mosse ardite. È una musica che si produce e si offre tutta d’un fiato. Anzi, di due. Una menzione speciale va senz’altro tributata alla grafica della copertina di Nicola Guazzaloca (peraltro un grande pianista dell’improvvisazione d’avanguardia).

Cadence
Bernie Koenig

Here we have a series of duets by two reed players of different backgrounds. I first heard of Mimmo when I recently reviewed a CD of his.
I have long been aware of Golia. I really enjoyed the Mimmo CD and I have had mixed feelings about Golia over the years. But here the two really talk to each other. While I assume the music is all improvised, some of the conversations sound as if some planning took place. If that is not the case, then their playing together is even that much more remarkable.

They play melodies off of each other, they swirl around each other, they counterpoint each other and they keep the listener interested, wondering what will happen next.

I have always been a lover of duos of all kinds because one can clearly hear the interplay between the two layers. This CD shows how
great a duo can be. And one thing that keeps the listener tuned in is the different instruments Golia plays, so each track has a distinct sound. And Mimmo responds appropriately in every case.

Highly recommended.

Music Zoom
Vittorio

Il sassofonista soprano Gianni Mimmo ha già incontrato altri musicisti registrando in duo dei dialoghi ricchi di passione creativa. Questa volta a fargli da interlocutore è il multistrumentista americano Vinny Golia, per l’occasione al soprillo ed al sax sopranino, al clarinetto, clarinetto di bassetto, flauto alto e ottavino. L’incontro fra i due è ricco di momenti effervescenti, come si poteva prevedere visto il passato dei due, ma anche di una tensione e di una irrequietezza che emerge in qualunque secondo dell’incisione, anche nei brani all’apparenza più calmi. Golia, che ha già lavorato con Anthony Braxton, non fa mistero di queste sue frequentazioni portando la musica verso le spigolosità del musicista afroamericano, insieme a dei momenti in cui emerge il Roscoe Mitchell più schizoide. I due si trovano così a proprio agio, catalizzando la musica in momenti di intensità inusuale per Mimmo. Da un brano all’altro emerge questa voglia di libertà, di dire in modo esplicito quello che hanno dentro, forse rappresentando così il momento storico, musicale e non. Ai flauti Golia usa tecnice eterodosse facendo sentire mentre clicca i tasti, sul breve Birds Chat sembra un flauto etnico, ma qui è il sax soprano a rendere l’atmosfera eccitante, lontano da atmosfere world. Il lungo, più di dieci minuti, With Friends Like These è fra i momenti più interessanti di un disco che è fra le cose migliori del sassofonista italiano.

Rockerilla
Francesco Buffoli

Nell’arco di pochi anni il sassofonista soprano Gianni Mimmo ha rovesciato una valanga di cliché della musica jazz italiana, avventurandosi nei territori che la stessa aveva esplorato con minor frequenza. “Explicit”, inciso in duo con il Newyorkese Vinny Golia, rappresenta il suo ennesimo salto nel vuoto: il suo soprano dà vita a un interplay arzigogolato con sopranino, clarinetti e flauti vari( niente percussioni!) disegnando traiettorie che evocano ora gli interminabili solo freebop di Anthony Braxton, ora le strutture spigolose di Roscoe Mitchell, ora la bellezza radicale e arcaica delle opere di Jimmy Giuffre (specie quando la parola passa ai flauti). LAVORO ESPLOSIVO

Ivan Rod

Musikken på albummet, Explicit, er næsten så langt fra mainstream som tænkes kan. Musikken er skabt af to jazzmusikere med god kemi – den amerikanske performer, komponist og saxofonist/fløjtenist/klarinettist, Vinny Golia (72 år), og den italienske sopransaxofonist, Gianni Mimmo (61 år). Sammen skaber de – med afsæt i nogle få nodelinjer – et avantgardistisk landskab af lyde, der – selv lagt sammen – har mere karakter af lyde end af musik. Det hele er på én gang vanvittig minimalistisk og mange facetteret: Et lydlandskab præget af teksturer, indbyrdes dialog og mange lag og lysindfald. De to rutinerede herrer har spillet sammen i flere projekter i både USA og Europa – i små og større grupperinger – men med Explicit dokumenterer de to også, hvad bare de to tilsammen kan. De kan spille freejazz og avantgardejazz af en usædvanlig, brutal og eksplicit karakter. Det er originalt, meget krævende og ikke for børn eller sarte sjæle!

AMN Reviews
Daniel Barbiero

In contrast to the composed and meticulously rehearsed pieces on Saxo Voce, Explicit, a recording made in Piacenza, Italy in October 2014, is a foray into free improvisation by American multi-woodwind artist Vinny Golia and Italian soprano saxophonist Gianni Mimmo. Even so, the sympathy and judiciousness of the interplay make it sound as if it were composed. Golia and Mimmo’s close musical synchronicity is apparent from the very first notes of the opening track and develops further from there. The intricate yet spontaneous coordination of phrasing and dynamics is uncanny, as is Golia and Mimmo’s ability to layer harmonies and even set up cadences on the fly. The longer improvisations are notable for having differentiated but linked sections defined by characteristic tempos, dynamics, thematic material and density of texture: the sound of two voices alone but lacking for nothing.

Vinylmine
Γερή συνεργασία ανάμεσα σε δύο καταξιωμένους πνευστούς του improv – τον Αμερικανό Vinny Golia (σοπρίλο και σοπρανίνο σαξόφωνα, διάφορα κλαρινέτα, πίκολο και άλτο φλάουτα) και τον Ιταλό Gianni Mimmo (σοπράνο σαξόφωνο). Το αποτέλεσμα είναι εντυπωσιακό, αποδεικτικό, προφανώς, της κλάσης και της πορείας των δύο μουσικών.
 
Η ιστορία του Golia είναι τρανή και χαμένη στη δεκαετία του ’70, ανεξαρτήτως αν το όνομα αυτού του μουσικού δεν έχει ιδιαίτερη πέραση στη χώρα μας. Με άπειρες συνεργασίες (Wadada LeoSmith, Anthony Braxton, Henry Grimes, John Zorn, PeterKowald, Kevin Ayers, Lydia Lunch…) και με τεράστια δισκογραφία, ο 72χρονος Vinny Golia παραμένει, πάντα, μια μορφή του free-improv. Οπότε, και έχοντας τη συγκεκριμένη διαδρομή, δεν είναι να απορείς για τη συνάντησή του με τον Mimmo, έναν προχωρημένο μουσικό, που πρωταγωνιστεί χρόνια τώρα, με την παρουσία και τις εγγραφές του, στη γείτονα – και τον οποίον γνωρίζουμε πολύ καλά κι εμείς εδώ στο δισκορυχείον, μέσω των πολλαπλών reviews για τις ποικίλες συνευρέσεις του (Satoko Fujii, Joe Fonda, Yoko Miura, Garrison Fewell, LawrenceCasserley, Alison Blunt, Gianni Lenoci…), όπως και για τα πιο προσωπικά CD του. Στο πρόσφατο “Explicit” Golia και Mimmoβρίσκονται και ηχογραφούν, δικό τους αυτοσχεδιαστικό υλικό, σ’ ένα στούντιο τής Piacenza τον Οκτώβριο του 2014.
Είναι ιδιαίτερη, περίεργη και οπωσδήποτε ασυνήθιστη η «συνεργασία» τοιούτων πνευστών οργάνων – όμως, στο χώρο του improv, κάτι σαν κι αυτό θεωρείται «κοινός τόπος», μια φυσιολογική πρόκληση θέλω να πω, που παίρνει σάρκα και οστά, δίχως πολλά-πολλά, μόνο πάνω στη σκηνή ή στο στούντιο ηχογράφησης (που, συχνά, και αυτό, λειτουργεί σαν τη σκηνή). 
Έτσι λοιπόν, και εδώ, οι Golia και Mimmo συνυπάρχουν επί ίσοις όροις, τηρώντας όλους τους άγραφους κανόνες, που δίνουν ροή στις εν λόγω ηχογραφήσεις. Ελάχιστοι μονόλογοι (στις εισαγωγές π.χ.), επίσης λίγοι «ευγενικοί» διάλογοι και βασικά, το κυρίως πιάτο, μια συνομιλία του τύπου «ο ένας πάνω στον άλλον», που γίνεται με όρους… παντελώς ελεύθερης και απολύτως προσωπικής δημοκρατικότητας.
Καθώς τα όρια ανάμεσα στα διάφορα όργανα είναι γνωστά, προφανώς, στους δύο αυτοσχεδιαστές, και αναφέρομαι στα τονικά ύψη, τα τίμπρε, τις εφαρμοσμένες τεχνικές παιξίματος που σχετίζονται με τα φυσήματα, τις αναπνοές κ.λπ., το αποτέλεσμα, εμπεριέχοντας ασυζητητί την εννοούμενη και αποδεδειγμένη εμπειρία των δύο, έρχεται να συναντήσει, με σαφήνεια και καθαρότητα, τις προσδοκίες του υποψιασμένου ακροατή.
orynx-improvandsounds.blogspot.com/
Jean - Michel Van Schouwburg
Coproduction en duo des deux responsables de chaque label. Nine Winds, comme son nom l’indique, est dirigé par l’homme aux deux dizaines d’anches et flûtes,Vinny Golia, artiste graphique devenu musicien poly-instrumentiste en chef sur la West Coast, ici aux saxophones soprillo et sopranino, clarinettes en si bémol et cor de basset en do, flûtes piccolo et alto, soit une petite partie de son instrumentarium. Amirani, représenté par l’enclume (cfr logo) du forgeron est le label de l’artisan luthier ès- saxophones et saxophoniste soprano exclusif, Gianni Mimmo. Si l’œuvre publiée de Vinny Golia remonte aux dernières années 70, celle de Gianni Mimmo a débuté vers le milieu des années 2000  pour s’étendre avec des collaborations remarquables en compagnie de Gianni Lenoci, Lawrence Casserley, Harri Sjöström, Ove Volquartz, Nicola Guazzaloca, Hannah Marshall et Daniel Levin, toutes publiées sur son label Amirani dont Explicit est la 57 ème parution. J’ajoute encore qu’Amirani soigne remarquablement la qualité du projet, l’enregistrement, la présentation, la pochette. Un beau travail amoureux d’artisan très professionnel. Quant à Nine Winds, Golia, compositeur de jazz très contemporain proche de John Carter et de Bobby Bradford, a produit une quantité fantastique de vinyles et de CD’s dont certains valent vraiment le détour. Je retiens de lui deux fabuleux albums de « Triangulation » avec George Lewis et Bertram Turetzky, deux sommets de trilogue improvisé. La musique enregistrée à Piacenza le 22 octobre 2014, constitue une magnifique suite improvisée durant 55 minutes. Pour la facilité de l’auditeur, on l’a découpée avec 10 digits aux titres plus ou moins explicites, d’où le titre de l’album. Il ne faut pas le cacher, le travail de Gianni Mimmo au soprano découle de celui de Steve Lacy. Certains considèrent qu’il n’est un copieur, mais je pense moi qu’en écoutant attentivement, on entend clairement qu’au départ de l’univers lacyen (sonorité proche, sens mélodique, intervalles, polytonalité, élégance, précision), Gianni se meut agilement avec une liberté plus que relative dans des constructions harmoniques complexes qui servent de guides – signaux – points de convergence de ses improvisations. Et d’un point de vue musical, c’est très réussi. On dira qu’il est un compositeur de l’instant et qu’un musicien achevé pourrait aisément s’égarer dans ce labyrinthe de tonalités et d’intervalles. Aussi on ne l’entend pas triturer son sax comme Michel Doneda, Evan Parker jeune ou Urs Leimgruber, même s’il manie certaines techniques alternatives. Face à une pointure comme Vinny GoliaGianni Mimmo ne fait pas de la figuration, il propose un contrepoint, des idées, sa propre création avec beaucoup d’à propos. Le Californien est un virtuose insatiable, pépiant, rebondissant comme une volière à lui tout seul. Ses capacités sur ses différents instruments sont étonnantes. Si son collègue italien a une démarche bien typée directement reconnaissable, on dira que Vinny Golia joue super bien sans avoir un style distinctif (comme la plupart des jazzmen qui comptent), si ce n’est la qualité musicale de ses inventions et dialogues et l’agilité surprenante tant aux clarinettes et aux saxophones. À la clarinette, Vinny Golia évoque indubitablement les envols de feu John Carter, sans doute le clarinettiste le plus apprécié du jazz libre. Son travail est informé par la musique contemporaine du XXème, le Jimmy Giuffre free, et ces free jazzmen intellectuels comme Roscoe, Braxton etc… 
 
Ce qui est absolument remarquable dans cet album, est la capacité à improviser en parallèle sur des matériaux « thématiques » et des intentions différentes au niveau des cadences, des carrures mélodiques, des intervalles etc… et à les faire se coïncider à des moments choisis ou imprévus. Finalement, j’appelle cela du grand art. Chaque musicien se nourrit de la musique de l’autre et dans le feu de l’action, l’auditeur oublie qui joue quoi et jubile de la connivence, de la limpidité des batifolages ordonnancés spontanément en architectures multipliées, dans et par le temps et l’espace de jeu dont les deux protagonistes renouvellent les proportions, les dynamiques, les intensités. C’est en tout point remarquable et mérite vraiment une écoute approfondie et répétée. Lorsque leur sensibilité leur dicte de jouer « piano » en douceur (Golia à la flûte, Mimmo tenant une harmonique dans un registre), une dimension intime, méditative s’installe pour ensuite s’évaporer dans des pépiements gracieux, des roulements de lèvres, vocalisations etc… le son du saxophone rencontrant celui de la flûte par le timbre maîtrisé. Un vrai régal.